Nel Veneziano primo intervento di protesi alla SPALLA con navigatore GPS
Nel Veneziano primo intervento di protesi alla SPALLA con navigatore GPS
Pubblicato il 18 January 2019, 12:00 AM

All’ospedale di San Donà di Piave (Venezia) è stato eseguito il primo intervento in Veneto di protesi di spalla con l’ausilio di un navigatore Gps, che in questo caso è acronimo di «Guide Personalized Surgery». Ad utilizzare la tecnica innovativa è stato Massimiliano Susanna, responsabile dell’unità di chirurgia mini-invasiva di Ortopedia e Traumatologia. «Il Gps permette di impiantare una protesi di spalla con la guida di sensori - spiega Susanna -. La mappa e i percorsi da seguire all’interno della spalla vengono realizzati in 3D attraverso dati forniti da una Tac e ciò consente di guidare la mano del chirurgo durante tutto il percorso con massima precisione, riducendo al minimo il rischio di complicanze».

Super tecnologico
È una tecnologia già utilizzata nella protesica di anca e di ginocchio con grandi vantaggi per i pazienti - prosegue il medico -, ora si sta incrementando il suo utilizzo anche nella protesica di spalla». In pratica il navigatore è provvisto di telecamere per rilevare dei localizzatori, definiti traker, posizionati sugli strumenti e sull’osso coracoide della spalla del paziente. Attraverso la comparazione delle immagini Tac, in precedenza acquisite, il navigatore fornisce in tempo reale la posizione esatta degli strumenti e dell’impianto protesico che viene impiantato.
A San Donà il primo intervento di protesi di spalla con l'impiego del sistema Gps a sensori

Ottimizzazione grazie al software

Susanna, che è anche componente del Gruppo Italiano Equinoxe, pool nazionale di specialisti per l’impiego del Gps, spiega: «Con il planning della spalla in 3D è stato possibile ottimizzare il posizionamento dell'impianto protesico attraverso l’uso del software. In sala operatoria il caso clinico studiato a computer è stato replicato con la navigazione assistita. Questa tecnologia ci aiuta ad impiantare componenti protesiche nella posizione più appropriata, offrendo il miglior risultato al paziente e una buona longevità della protesi». Carlo Bramezza, direttore dell'Ulss 4, aggiunge: «Con la preparazione, l'aggiornamento professionale e l’impiego delle nuove tecnologie si possono eseguire interventi sempre più performanti come avvenuto in questo caso. Congratulazioni al dottor Susanna e a tutto il suo staff».