L'anca è un'articolazione le cui superfici articolari hanno una forma sferica e l'altra concava; questo tipo di articolazione permette una grande varietà di movimenti.
A volte capita che per traumi subiti od usura il nostro ortopedico ci indichi la necessità di impiantare una protesi all'anca.
E' basilare per medico e paziente instaurare un rapporto di fiducia reciproco che permetta al paziente di intraprendere questo intervento con i giusti propositi e giusta consapevolezza e per il medico conoscere il più approfonditamente possibile lo stato di salute generale del paziente, le sue aspettative e i suoi bisogni.
Questo intervento è in grado di assicurare risultati funzionali eccellenti ad un sempre maggior numero di pazienti grazie anche alle tecniche chirurgiche. Il TISSUE SPARING SURGERY, cioè la chirurgia con risparmio dei tessuti, che sto adottando ormai da oltre 10 anni, è sempre più utilizzata ed è quella che attualmente, tra tutte le vie mininvasive, risponde ai requisiti di mininvasività intesa come rispetto delle strutture anatomiche che sono alla base del recupero funzionale precoce. Un tempo l’obiettivo di un intervento era quello di togliere il dolore, oggi i pazienti sono sempre più attivi, autosufficienti e reintegrati nel mondo del lavoro e quindi necessitano di una chirurgia immediata e veloce che consenta loro un rapido ritorno alle sue normali occupazioni.
Dopo l’intervento, la degenza nel reparto chirurgico è variabile in funzione dell’età, delle malattie coesistenti, della capacità di seguire il percorso riabilitativo. La deambulazione deve iniziare in prima giornata, con l’ausilio di stampelle e caricando l’arto operato. Il ritorno alla vita normale (andare in macchina, in bicicletta, lavorare) viene lasciato alla discrezione del Paziente.
E' necessario seguire un percorso di riabilitazione, talvolta, su indicazione del fisiatra in fase pre-operatoria. Il paziente verrà spostato in reparto riabilitativo per un intensivo programma di recupero funzionale della durata di una/due settimane.
Per i 30 giorni successivi all’intervento, per prevenire il rischio di trombosi venosa, si dovrà fare uso di calze elastiche e proseguire il trattamento con eparina a basso peso molecolare iniziato nel reparto di cura.
Per conoscere gli aspetti di questo intervento in modo più approfondito consiglio di scaricare il PDF in allegato, troverete le risposte ai vostri quesiti!